06 giugno 2006

Liberi tutti

"Pinocchio, alla presenza del giudice, raccontò per filo e per segno l'iniqua frode, di cui era stato vittima; dette il nome, il cognome e i connotati dei malandrini, e finì col chiedere giustizia.
Il giudice lo ascoltò con molta benignità: prese vivissima arte al racconto: s'intenerì, si commosse: e quando il burattino non ebbe più nulla da dire, allungò la mano e suonò il campanello.
A quella scampanellata comparvero subito due can mastini vestiti da giandarmi.
Allora il giudice, accennando Pinocchio ai giandarmi, disse loro:
- Quel povero diavolo è stato derubato di quattro monete d'oro: pigliatelo dunque e mettetelo subito in prigione.
Il burattino, sentendosi dare questa sentenza fra capo e collo, rimase di princisbecco e voleva protestare: ma i giandarmi, a scanso di perditempi inutili, gli tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia.
E lì v'ebbe a rimanere quattro mesi: quattro lunghissimi mesi: e vi sarebbe rimasto anche di più, se non si fosse dato un caso fortunatissimo. Perché bisogna sapere che il giovane Imperatore che regnava nella città di Acchiappa-citrulli, avendo riportato una gran vittoria contro i suoi nemici, ordinò grandi feste pubbliche, luminarie, fuochi artificiali, corse di barberi e velocipedi, e in segno di maggiore esultanza, volle che fossero aperte le carceri e mandati fuori tutti i malandrini.
- Se escono di prigione gli altri, voglio uscire anch'io, - disse Pinocchio al carceriere.
- Voi no, - rispose il carceriere, - perché voi non siete del bel numero...
- Domando scusa, - replicò Pinocchio, - sono un malandrino anch'io.
- In questo caso avete mille ragioni, - disse il carceriere; e levandosi il berretto rispettosamente e salutandolo, gli aprì le porte della prigione e lo lasciò scappare. " (C. Collodi - Pinocchio)

E' di questi giorni la decisione del nuovo ministro della giustizia Clemente Mastella di promuovere un'amnistia e un indulto portando come scusa il sovraffollamento delle carceri ma escludendo (e vorrei ben vedere!) i reati di pedofilia e crimine organizzato.
Un gesto sicuramente generoso, ma io mi chiedo se questo non porterà ad un aumento della micro-criminalità.
Io spero di no, ma molti e recenti fatti di cronaca nera sono stati commessi da gente che era o ai domiciliari o in attesa di giudizio.
Poi se aggiungiamoche chi si difende viene incolpato (vedi tabaccai di Milano) questo porta ad un controsenso! Perchè se io difendo i miei famigliari, la mia vita o il mio lavoro, devo essere punito peggio di chi li mette in pericolo? Non sto giustificando la violenza ma critico il non avere buon senso!