12 luglio 2006

Usanze di Natale

Non c'entra nulla con il periodo estivo ed afoso ma è meravigliosa:

Quel 24 dicembre a Babbo Natale tutto quello che poteva andare storto, andò storto.
Le renne avevano avuto la dissenteria e avevano ridotto la stalla a un disastro, e aveva dovuto spalare cacca per tutta la notte.
Aveva caricato la slitta da solo perché gli gnomi erano in sciopero, e aveva dovuto scaricarla perché un pattino era rotto, aveva perso tutta la mattinata a ripararlo e si era anche tagliato malamente un pollice con l'ascia, e quelle maledette renne erano scappate e ci aveva messo una vita a recuperarle.
Metà dei giocattoli non erano arrivati, e quelli che gli avevano consegnato erano tutti della lista delle consegne dell'anno prima.
Gli elfi si erano ubriacati, e aveva dovuto cercarsi i doni giusti in magazzino da solo e gli si erano ammaccati il naso e un ginocchio quando gli si era rotta la scala.
Nel mettersi i pantaloni li aveva strappati perché era ingrassato troppo, non c'era verso di trovare il cappello, aveva perso gli occhiali, aveva bruciore di stomaco e quando aveva cercato una birra in frigo l'aveva trovato rotto e comunque la birra era finita.
In quel momento bussò alla porta un Angioletto portando sottobraccio un enorme albero di Natale e domandò: "Dove devo metterlo, questo abete ?"

Ecco come è nata l'usanza di mettere l'Angelo sulla cima dell'albero di Natale .