22 giugno 2006

Prova di greco



Ecco il testo della prova di greco.
Perchè metto solo la prova di greco?
Avendo fatto il classico (non si direbbe!) mi è rimasto nel cuore.

Di seguito la traduzione.

Non si deve assolutamente sminuire né svilire la natura umana, come se non avesse nulla di forte né di stabile né al di sopra della sorte, ma, al contrario, sapendo che è una piccola parte dell’uomo quella debole e mortale con la quale egli subisce la sorte, mentre della parte migliore noi stessi siamo padroni, quella nella quale i più grandi tra i beni edificati (rette opinioni, conoscenze e ragionamenti che sfociano nella virtù) hanno un’essenza che non può esser portata via né distrutta, si deve essere imperterriti di fronte al futuro e confidenti, dicendo di fronte alla sorte le cose che Socrate diceva ai giudici, mentre sembrava che le dicesse agli accusatori, cioè che un Anito ed un Meleto potevano sì farlo condannare a morte, ma rovinarlo no, non potevano. E infatti la sorte può ghermire con una malattia, strappare le ricchezze, far cadere in discredito presso il popolo o presso un sovrano; malvagio e vile, però, di basso sentire, ignobile ed astioso non può rendere chi è buono, virile e magnanimo, né togliergli quella disposizione d’animo, della cui presenza costante c’è più utilità per la vita che di un nocchiero per il mare.
(Plutarco)