30 luglio 2008

Animali da compagnia

Voglio questo animale che è veramente fantastico.

29 luglio 2008

4a serie

Hugo che sta diventando sempre più protagonista.
Ben che conosce sempre più cose.
Jack e Locke che ormai sono nemici.
Sawyer che "...tu non te ne vai da qui perchè nel mondo reale non vali niente, e solo qua hai un senso..."
I quattro nuovi.
Il nero con la faccia truce.
I flash-forward.
La cascina.

Aaaaarg il pensiero che per tre lunedì non riesco a sapere nulla dell'isola mi sta facendo impazzire.

Ma solo Hugo e Claire piangono Charly?
Di chi è quella nave?
Perchè l'aereo è nell'oceano?

21 luglio 2008

Palinsesti televisivi

Non posso che urlare di gioia vedendo che da lunedì 28 luglio trasmetteranno in chiaro la quarta stagione di Lost.
Non posso che urlare di dolore sapendo che giovedì 31 parto per il mare senza tv. (solo per Lost, non per il mare che non vedo da 4 anni!! Mi spiaggerò sulla battigia per 20 giorni stile tricheco!!)

Ma io mi chiedo: chi li fa i palinsesti televisivi? Una scimmia?

Ma cazzo come fai a far partire una serie di successo il 28 luglio?
Iniziano pure le olimpiadi, falla partire a settembre (o l'ultima di agosto) quando tutti sono pronti per l'autunno televisivo.
No, siccome tutti i Lostiani se la sono già scaricata da internet (e hanno fatto bene!), chi ha sky se l'è vista sul canale Fox, hanno detto: "Chi se ne frega di quei 15 che non hanno internet e non hanno sky. Trasmettiamola a luglio, se no a settembre avrebbe lo stesso share delle lezioni di fisica quantica che c'erano 10 anni fa alle 3 del mattino!"
E io adesso come faccio? come faccio? come faccio?
Maledetti
"NOT PENNY'S BOAT"


Per quale nave sei morto, Charly?

16 luglio 2008

Banner

Inserito il banner per firmare per Eluana Englaro.

E devo dire che la lettera di Celentano sul Corriere della Sera mi è decisamente piaciuta

10 luglio 2008

Comunicato stampa

Come uomo e come cristiano non posso che approvare e sopstenere il comunicato stampa che l'Associazione Medicina e Persona (in cui lavorano miei amici) ha pubblicato in occasione della sentenza su Eluana Englaro:

COMUNICATO STAMPA
CI SONO GIUDICI IN ITALIA CHE VANNO OLTRE IL LORO COMPITO: CREANO E STRAVOLGONO LA LEGGE ANZICHE’ LIMITARSI AD APPLICARLA

La Corte di Appello di Milano ha autorizzato da poche ore la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione per Eluana Englaro: questa decisione significa morte certa della ragazza per fame e disidratazione, la morte peggiore che possa essere inflitta ad un essere umano
Da medici avevamo già ribadito in precedenza che:

- non è compito di un giudice stabilire criteri clinici in base ai quali dichiarare non più assistibile un paziente
- la condizione di “stato vegetativo permanente” non è mai identificabile con uno stato di “coma irreversibile” dal quale si differenzia per la presenza di risveglio spontaneo o stimolato, di attività elettrica cerebrale presente e variabile, di movimenti di apertura degli occhi spontanei o sotto stimolo ambientale
- in medicina, il giudizio di irreversibilità di una condizione patologica, qualunque essa sia, non è criterio sufficiente per richiedere la sospensione delle cure: con questa sentenza viene data priorità assoluta a una selezione della persona, in base al solo criterio della qualità della vita
- il paziente in stato vegetativo persistente non è un paziente terminale e per questo è inappropriato e antiscientifico legare la sua “idoneità a vivere” ad una eventuale condizione di reversibilità
- questa decisione su Eluana è una condanna a morte perpetrata per legge in nome della pietà

OGGI NON POSSIAMO NON DENUNCIARE CHE
- La sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione a una persona in condizioni generali stabili, in stato di coma permanente da anni, senza l’evidenza di alcun peggioramento clinico che ne indichi l’approssimarsi della fine, è eutanasia (cioè atto dal quale deriva la morte del paziente)
- Non esiste oggi una legge in Italia che abbia approvato l’eutanasia, la quale neppure è ammessa dal Codice Deontologico della Professione Medica 2006

La decisione della Corte di Appello di Milano, pertanto, è gravissima ed è la dimostrazione – ancora ce ne fosse bisogno - del modo scorretto di operare in questi ultimi decenni di una parte della magistratura italiana, che si arroga il diritto di stravolgere le leggi, addirittura di crearle, come in questo caso, sostituendosi al livello politico di decisioni sulle quali solo le istituzioni specifiche, in rappresentanza dei cittadini, possono pronunciarsi.